La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
, mezzo correndo per quanto l'erta salita e la soma concede, senza guardare lei che più non lo guarda. Ma, d'improvviso, s'accorse che la fanciulla
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. Pressava dunque di provvedere al presente, dai campi del cielo mietendo, e al futuro, da quelli del mare. Reti e saette si altèrnano senza riposo. E l'anno
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senza legge, il che viene a dire, di servitù volontaria al vizio e alla miseria, avèano cospirato a lor danno, peggio del lungo regime di una legge
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ànimo e dal dubbio della lor meta, dubbio peggiore della più amara certezza, e dalla brama cupa, senza speranza, della vendetta. Il caldo tramonto parèa
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fuoco e alla loro, rincamminossi per le orme segnate il dì prima. Perocchè Gualdo avèa risolto di aquistarsi una casa. Ma casa non vi ha senza pace ed
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- ribattè Mario sconsolatamente. - Vi ha colpe senza perdono. Dietro di mè cadde il ponte ... Odiami! - Neppur potrèi non amarti - ella fece. Il Nebbioso
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noi nel vacuo infinito. È il terrìbil sublime, è l'orror pànico. Nulla più spaventoso di una sìmile notte, fuorchè una coscienza colpevole. Senza
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asciugàrono, senza bisogno di mànica, i luciconi; parve perfino le si stenebrasse la via. E giù, attraverso la selva, gli ostàcoli oltrepassando, che le
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bujo ancora del sonno, a trovarsi, dopo le imaginate lusinghe di una libertà senza fine, misurata la vista e il respiro, il piede tra i ceppi, e tra i